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Il Governo promette i nuovi incentivi alle rinnovabili entro febbraio

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WCENTER 0XMKAEWBGJ Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi a Roma, 27 gennaio 2012. ANSA/ETTORE FERRARI
Il nuovo sistema sarà più efficiente, ma c’è uno stop agli aiuti per il settore fotovoltaico

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il governo non concederà nuovo sostegno finanziario al fotovoltaico. Lunedi scorso il vice Ministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, intervenendo a un convegno, ha assicurato che "il decreto sugli incentivi per il prossimo triennio dovrebbe essere pronto entro fine febbraio" ma ha precisato che "non riguarderà il fotovoltaico: , il governo ritiene che questi impianti non abbiano più bisogno di sostegno”. In vista del raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro di incentivi e alla possibilità di revoca delle agevolazioni, il viceministro De Vincenti ha voluto rassicurare che, "in linea con quanto previsto dalla Strategia Energetica Nazionale che mira a ridurre del 30% i consumi entro il 2030, il Ministero è orientato a confermare il sostegno al settore delle fonti rinnovabili e sta già lavorando per dare continuità agli investimenti nel settore".

Secondo De Vincenti, l’attuale sistema incentivante delle energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico risponde bene all’esigenza di effettuare investimenti certi. Per richiedere l’iscrizione al registro o la partecipazione alle aste è necessario completare solo la fase di autorizzazione. Allo stesso tempo, l’iscrizione a un registro o l’aggiudicazione di una gara garantisce la certezza di accesso agli incentivi a condizione che sia rispettata la migliore finanziabilità del progetto, come previsto dal DM 6 luglio 2012.

Sulla certezza degli investimenti influisce inoltre, ha aggiunto De Vincenti, la scelta del Governo di adottare “tariffe fisse, calcolate come somma del prezzo dell’energia e della componente incentivante”. In questo modo sono assicurati “ricavi costanti ed invarianti rispetto alle fluttuazioni del prezzo all’ingrosso”, anche se tutto questo si traduce in un maggiore onere sulle bollette elettriche. Oltre che avvicinarsi alle nuove linee guida europee in materia di aiuti di Stato, il sistema dovrà essere più efficiente, in modo da essere in linea con l’esigenza di inserire il settore delle rinnovabili nelle ordinarie regole di mercato e con la politica governativa di contenimento degli oneri per i cittadini, inclusi quelli che gravano sulle componenti tariffarie.

Proprio su questa materia, la settimana scorsa un’interrogazione parlamentare, prima firmataria la deputata Chiara Braga (PD), chiedeva “quali siano le azioni che questo Governo intenda attuare in relazione al successivo meccanismo di incentivazione in recepimento delle linee guida europee e quali siano i relativi tempi, considerando il grado di urgenza dei provvedimenti auspicati” . Tutto sommato la risposta del Governo è stata convincente, considerato come, a Piazza Affari, dopo le dichiarazioni del vice ministro, la maggior parte dei titoli del settore abbia registrato una crescita, da Enel Green Power (+0,63%), Falck Renewables (+1,44%), Kinexia +6,41%), Erg (+ 2,23%).