L’attenzione è tutta su Carboli, piccola fetta di campagna a due passi da Monterotondo Marittimo. Perché le questioni in ballo sono due, così come gli impianti, ma la zona è sempre quella. L’amministrazione comunale vuole vederci un’occasione di sviluppo per la comunità, mentre l’opposizione storce la bocca di fronte ad alcuni aspetti legati all’impianto Solemme. Tant’è che a riguardo scrive al sindaco Giacomo Termine per avere dei chiarimenti. Ma intanto di certo c’è che la centrale Enel potrà andare avanti con la sua attività geotermoelettrica: l’Unione dei Comuni Colline Metallifere ha infatti rilasciato l’autorizzazione unica ambientale alla società. Non era un passaggio scontato. Benché i rapporti tra Comune e Enel Green Power siano molto buoni, il rilascio della Aua rappresentava un percorso lungo e pieno d’insidie. Il momento decisivo si è avuto tra il febbraio e il giugno dello scorso anno, quando si è riunita a più riprese la conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Grosseto, dato che l’autorizzazione fino ad allora in vigore stava per scadere. Un lavoro di analisi dei dati accurato, che ha portato infine al parere positivo da parte dei tecnici. E in questo modo, un passo alla volta, l’iter ha fatto il suo corso, fino al rilascio della Aua e il rinnovo dell’autorizzazione al rilascio in atmosfera della centrale geotermoelettrica. Ovviamente, tenendo ben presenti una serie di prescrizioni contenute nel documento stesso. «Il tutto – si legge infatti negli atti amministrativi – come descritto nella documentazione presentata a corredo delle istanze ed a quanto già depositato agli atti di questi uffici, sotto l’osservanza delle vigenti disposizioni in materia di edilizia e di urbanistica, di ambiente, di igiene, di polizia locale, di circolazione, di sicurezza sul lavoro». Ma se il rinnovo all’Enel rappresenta un passo in avanti in quella rivoluzione geotermica che si porta avanti a Monterotondo, diverso il discorso per ciò che riguarda l’impianto Solemme, ancora al centro delle attenzioni dell’opposizione “Insieme per Monterotondo sinistra e sviluppo”. Il gruppo infatti ha scritto una lettera al sindaco, ricordandogli che «è passato più di un mese e mezzo da quando abbiamo rivolto alcune puntuali domande sul Piano attuativo di Solemme», ma ancora nessuna risposta. «Siamo indignati per come il sindaco ha evitato di rispondere. È evidente come sia in difficoltà nel dover rispondere alle domande puntuali su questo piano nebuloso, che non dà alcuna garanzia sulla salute e sui rapporti con l’amministrazione». Da qui, l’avvertenza all’amministrazione da parte della minoranza: «se la strategia è quella di arrivare alla data dell’approvazione senza alcuna risposta, denunceremo questa posizione che nasconde la testa nella sabbia».
