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Impianto «Bagnore 4», primo giorno di lavoro

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QUARANTA megawatt di energia rinnovabile, 310 milioni di kwh annui e un investimento di circa 120 milioni di euro.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto – Pagina Amiata-Colline

Autore: Nicola Ciuffoletti

Questi sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano la centrale di Bagnore 4, entrata ieri in pieno servizio. Nelle settimane scorse, tra polemiche e manifestazioni dei comitati ambientalisti, Enel Green Power ha lavorato sodo portando a compimento e quindi allacciando alla rete, la nuova centrale geotermoelettrica. «L’impianto, che con perfetto inserimento ambientale è andato ad affiancare quello di Bagnore 3 da 20 Mw afferma Enel è costituito da due gruppi da 20 Mw ciascuno, per una capacità installata totale di 40 Mw, in grado di generare, a regime, fino a 310 milioni di chilowattora di energia all’anno, con un risparmio di 70 mila Tep (tonnellate equivalenti di petrolio)». Parte del finanziamento utilizzato per costruire la centrale è arrivato dall’Europa. «LA REALIZZAZIONE della nuova centrale, che ha richiesto un investimento totale di circa 120 milioni di euro finanziato parzialmente attraverso risorse della Banca europea per gli Investimenti – Bei, è in linea con gli obiettivi di crescita stabiliti nel piano industriale 2014-2018 di Enel Green Power che prevede un investimento nella geotermia toscana di circa 600 milioni di euro continua la multinazionale . Nel cantiere hanno lavorato per oltre un anno 130 persone, mentre a regime la centrale di Bagnore 4 occuperà circa 40 persone tra addetti diretti e indiretti». Ancora una volta Enel interviene con l’obiettivo di tranquillizzare la popolazione in materia di salute: «Bagnore 4 è stata progettata tenendo conto dei migliori standard a livello mondiale e delle migliori tecnologie disponibili da un punto di vista ambientale. La centrale di Enel Green Power è munita anche di un sofisticato sistema di monitoraggio e tele-diagnostica, in grado di garantire elevati standard di affidabilità e di efficienza». Una centrale made in Italy: «Tutti i materiali utilizzati spiega Enel sono made in Italy. Enel Green Power è inoltre impegnata con le Amministrazioni locali per sostenere un percorso di sostegno e di trasferimento di know how per la nascita di imprenditoria locale ad alta specializzazione, nei settori della meccanica e dell’automazione, con l’obiettivo di incrementare le ricadute sul territorio e l’occupazione indiretta dell’indotto geotermico».