Il primo cittadino, Emiliano Bravi, 40 anni, dipendente dell’Acquedotto Belfiora Spa, è al suo secondo mandato ed è stato eletto con una lista civica collegata al partito Democratico. Come stanno andando i primi messi della nuova consiliatura? Nel primo mandato abbiamo messo in campi i progetti, mentre ora cominciamo a vedere i risultati. Il nostro Consiglio comunale è molto giovane e ha un sacco di voglia di fare. Abbiamo da poco concluso il regolamento urbanistico e ora iniziamo con il piano particolareggiato dei centri storici. Si tratta di ristrutturazione di poderi e casolari perchè l’edilizia domestica è ferma. Abitare in un piccolo centro come Radicondoli non è facile. State subendo il fenomeno dello spopolamento del Comune? No, al momento siamo stabili intorno ai mille abitanti. Ora abbiamo messo Imu e Tasi praticamente a zero. Cerchiamo di trattare al meglio i nostri cittadini e di invogliare chi ha nel Comune la seconda casa a prendere la residenza, perché questo significa più servizi per tutti. Come Comune cerchiamo di impegnarci al massimo per i nostri cittadini: in 5 anni abbiamo investito quasi un milione di euro per le attività delle associazioni del paese e abbiamo istituito la terza classe per le medie. Quali sono gli interventi già realizzati nel Comune? Abbiamo ultimato la ristrutturazione della strada provinciale, realizzato un ponte e varie aree parcheggio: in 5 anni abbiamo smosso circa 9 milioni di euro di investimento. E i progetti futuri? A giugno sono iniziati i lavori per il teleriscaldamento geotermico. Tutte le case di Radicondoli e di Belforte potranno togliere le caldaie perché avranno in casa, grazie alla geotermia, l’acqua calda per nove mesi l’anno e l’acqua per i servizi sanitari per dodici. Il risparmio è poi evidente, anche tramite l’accordo che abbiamo fatto con Enel Green Power. I lavori dovrebbero concludersi nel 2016. In questo modo stiamo portando avanti i progetti ‘green’ del Comune, che punta sempre sulla sostenibilità ambientale. Abbiamo poi in mente di riqualificare e riprogettare il plesso scolastico e altre iniziative legate al turismo che invoglino le imprese ad investire sul territorio. Nel nostro Comune gli oneri di urbanizzazione sono quasi a zero. Come procede la gestione associata dei servizi nel suo Comune? Abbiamo collaborazioni con più aree, essendo un paese di confine: abbiamo la gestione associata della polizia municipale con Casole d’Elsa e di altri servizi con Colle e Poggibonsi. Collaboriamo sulla questione geotermia con la Valdicecina. Intraprendere queste collaborazioni è faticoso perché i metodi di lavoro sono spesso diversi ma credo che sia anche molto positivo perché si riesce a prendere il meglio dalle varie esperienze e a fornire servizi migliori ai cittadini.
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Il primo cittadino, Emiliano Bravi, 40 anni, dipendente dell’Acquedotto Belfiora Spa, è al suo secondo mandato ed è stato eletto con una lista civica collegata al partito Democratico. Come stanno andando i primi messi della nuova consiliatura? Nel primo mandato abbiamo messo in campi i progetti, mentre ora cominciamo a vedere i risultati. Il nostro Consiglio comunale è molto giovane e ha un sacco di voglia di fare. Abbiamo da poco concluso il regolamento urbanistico e ora iniziamo con il piano particolareggiato dei centri storici. Si tratta di ristrutturazione di poderi e casolari perchè l’edilizia domestica è ferma. Abitare in un piccolo centro come Radicondoli non è facile. State subendo il fenomeno dello spopolamento del Comune? No, al momento siamo stabili intorno ai mille abitanti. Ora abbiamo messo Imu e Tasi praticamente a zero. Cerchiamo di trattare al meglio i nostri cittadini e di invogliare chi ha nel Comune la seconda casa a prendere la residenza, perché questo significa più servizi per tutti. Come Comune cerchiamo di impegnarci al massimo per i nostri cittadini: in 5 anni abbiamo investito quasi un milione di euro per le attività delle associazioni del paese e abbiamo istituito la terza classe per le medie. Quali sono gli interventi già realizzati nel Comune? Abbiamo ultimato la ristrutturazione della strada provinciale, realizzato un ponte e varie aree parcheggio: in 5 anni abbiamo smosso circa 9 milioni di euro di investimento. E i progetti futuri? A giugno sono iniziati i lavori per il teleriscaldamento geotermico. Tutte le case di Radicondoli e di Belforte potranno togliere le caldaie perché avranno in casa, grazie alla geotermia, l’acqua calda per nove mesi l’anno e l’acqua per i servizi sanitari per dodici. Il risparmio è poi evidente, anche tramite l’accordo che abbiamo fatto con Enel Green Power. I lavori dovrebbero concludersi nel 2016. In questo modo stiamo portando avanti i progetti ‘green’ del Comune, che punta sempre sulla sostenibilità ambientale. Abbiamo poi in mente di riqualificare e riprogettare il plesso scolastico e altre iniziative legate al turismo che invoglino le imprese ad investire sul territorio. Nel nostro Comune gli oneri di urbanizzazione sono quasi a zero. Come procede la gestione associata dei servizi nel suo Comune? Abbiamo collaborazioni con più aree, essendo un paese di confine: abbiamo la gestione associata della polizia municipale con Casole d’Elsa e di altri servizi con Colle e Poggibonsi. Collaboriamo sulla questione geotermia con la Valdicecina. Intraprendere queste collaborazioni è faticoso perché i metodi di lavoro sono spesso diversi ma credo che sia anche molto positivo perché si riesce a prendere il meglio dalle varie esperienze e a fornire servizi migliori ai cittadini.
Il primo cittadino, Emiliano Bravi, 40 anni, dipendente dell’Acquedotto del Fiora Spa, è al suo secondo mandato ed è stato eletto con una lista civica collegata al partito Democratico.
Come stanno andando i primi messi della nuova consiliatura?
Nel primo mandato abbiamo messo in campi i progetti, mentre ora cominciamo a vedere i risultati. Il nostro Consiglio comunale è molto giovane e ha un sacco di voglia di fare. Abbiamo da poco concluso il regolamento urbanistico e ora iniziamo con il piano particolareggiato dei centri storici. Si tratta di ristrutturazione di poderi e casolari perchè l’edilizia domestica è ferma. Abitare in un piccolo centro come Radicondoli non è facile.
State subendo il fenomeno dello spopolamento del Comune?
No, al momento siamo stabili intorno ai mille abitanti. Ora abbiamo messo Imu e Tasi praticamente a zero. Cerchiamo di trattare al meglio i nostri cittadini e di invogliare chi ha nel Comune la seconda casa a prendere la residenza, perché questo significa più servizi per tutti. Come Comune cerchiamo di impegnarci al massimo per i nostri cittadini: in 5 anni abbiamo investito quasi un milione di euro per le attività delle associazioni del paese e abbiamo istituito la terza classe per le medie.
Quali sono gli interventi già realizzati nel Comune?
Abbiamo ultimato la ristrutturazione della strada provinciale, realizzato un ponte e varie aree parcheggio: in 5 anni abbiamo smosso circa 9 milioni di euro di investimento.
E i progetti futuri?
A giugno sono iniziati i lavori per il teleriscaldamento geotermico. Tutte le case di Radicondoli e di Belforte potranno togliere le caldaie perché avranno in casa, grazie alla geotermia, l’acqua calda per nove mesi l’anno e l’acqua per i servizi sanitari per dodici. Il risparmio è poi evidente, anche tramite l’accordo che abbiamo fatto con Enel Green Power. I lavori dovrebbero concludersi nel 2016. In questo modo stiamo portando avanti i progetti ‘green’ del Comune, che punta sempre sulla sostenibilità ambientale. Abbiamo poi in mente di riqualificare e riprogettare il plesso scolastico e altre iniziative legate al turismo che invoglino le imprese ad investire sul territorio. Nel nostro Comune gli oneri di urbanizzazione sono quasi a zero.
Come procede la gestione associata dei servizi nel suo Comune?
Abbiamo collaborazioni con più aree, essendo un paese di confine: abbiamo la gestione associata della polizia municipale con Casole d’Elsa e di altri servizi con Colle e Poggibonsi. Collaboriamo sulla questione geotermia con la Valdicecina. Intraprendere queste collaborazioni è faticoso perché i metodi di lavoro sono spesso diversi ma credo che sia anche molto positivo perché si riesce a prendere il meglio dalle varie esperienze e a fornire servizi migliori ai cittadini.