Il Nord America continua a trainare la crescita di Enel Green Power. La società guidata da Francesco Venturini ha approvato ieri i conti dei nove mesi che mostrano ricavi in crescita del 3,7%, a quota 2 miliardi, e un Ebitda in salita dell’1% circa, a quota 1,3 miliardi. Il risultato netto risulta in flessione del 2,9%, a 395 milioni, in prevalenza per il venir meno dell’effetto positivo (per oltre 60 milioni) avuto lo scorso anno con le discontinued operations. Al netto di queste partite, l’utile sarebbe in crescita di 13 milioni. Anche l’indebitamento è salito sensibilmente, da 5,3 a 6,6 miliardi, perchè la società ha deciso di accelerare il piano di investimenti (oltre un miliardo il capex nei 9 mesi) per rendere più rapido il processo di crescita del gruppo. La società ha aumentato la capacità istallata di 700 megawatt nel 2014, per un totale 9,5 gigawatt. Il Nord America, grazie all’entrata in esercizio di nuovi impianti eolici, ha segnato un incremento del 28,9% della generazione di energia, mentre l’aumento in Sudamerica è stato del 7,1% e in Europa del 4 per cento. Il contributo all’Ebitda delle diverse aree geografiche vede il Nord America segnare un incremento del 4% (a 192 milioni), l’Europa un +1% (a 998 milioni, sui cui pesa un minor apporto di 82 milioni in Spagna per le manovre regolatorie) e un -1% in America Latina (482 milioni) anche a causa dell’effetto sfavorevole del cambio. A proposito della cessione degli impianti in Francia, Venturini ha spiegato che sono state ricevute offerte non vincolanti da operatori industriali e finanziari e che nel corso di novembre si entrerà nella fase delle offerte vincolanti con la prospettiva di raggiungere un accordo entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda la cessione di partecipazioni di minoranza su asset in Nord America, anche in quel caso sono arrivate offerte non vincolanti da operatori dell’energia, sia rinnovabili che tradizionali, fondi assicurativi e infrastrutturali. E anche in questo caso l’attesa è di chiudere a fine anno. A una domanda su una possibile cessione degli asset in Spagna a Endesa, controllata sempre da Enel, Venturini ha ricordato in generale il maggiore interesse di Egp per i mercati con alti tassi di crescita per cui in caso di proposte a un prezzo interessante queste potrebbero essere valutate.