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Se il cibo diventa una Comunità

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Tutto con l’energia rinnovabile.
Mario Tanda e la sua associazione premiati per le buone pratiche.
Tutto è nato grazie ad un’intesa con Slow Food

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: Cristina Rufini

HA 48 ANNI e da quando è piccolo lavora. Anche quando studiava non mancava di aiutare la sua famiglia impegnata da sempre nella pastorizia. Oggi Mario Tanda insieme al fratello Giuseppe, di due anni più anziano, gestisce il caseficio Podere Paterno, a Monterotondo Marittimo, ed è anche il presidente della «Comunità del Cibo a Energia rinnovabile» dal 2009, cioè da quando l’associazione è stata fondata. La Comunità è uno dei dieci progetti premiati a livello regionale nell’ambito del concorso di idee per la presentazione di idee innovative e buone pratiche già sviluppate e operanti in Toscana, che sono coerenti con il tema Expo 2015.
Quale l’obiettivo principale della Comunità?
«Ce ne sono due in realtà: la promozione dei prodotti tipici locali e la produzione con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. All’inizio si parlava di geotermia. L’associazione infatti è nata nel cuore della zona geotermica nella zona tra le province di Grosseto, Pisa e Siena».
Ma è ancora soltanto geotermia?
«No. La Comunità ora comprende le aziende che utilizzano tutte le fonti di energie rinnovabili. Come biomasse o fotovoltaico, per fare altri esempi».
Quante aziende ne fanno parte?
«Sono 12 e due consorzi. La maggior parte ha la sede in provincia di Grosseto: oltre la mia, ce ne sono altre due nel comune di Monterotondo Marittimo: il caseificio San Martino e l’azienda agricola Serraiola, poi il frantoio Salvini di Gavorrano, il forno Montomoli di Montieri e la Poderina Toscana di Arcidosso. La Comunità si sta espandendo in altre zone della provincia».
Che cosa significa questo riconoscimento?
«Beh, che stiamo lavorando bene. Che l’idea di coniugare la produzione di cibi locali con l’utilizzo di fonti rinnovabili è stata all’avanguardia. Peraltro nel caso della geotermia si tratta dell’utilizzo di vapore endogeno residuo. Che altrimenti sarebeb andato perso».
Tanda, appena rientrato da cinque giorni di Salone del gusto di Torino, questa mattina sarà a Firenze, nel magnifico salone dei Cinquecento. Il primo, importante passo verso Expo Milano 2015.
 

LA COMUNITÀ del cibo a energia rinnovabile nasce ufficialmente nel 2009, con la firma dello statuto dell’associazione «Agricoltori custodi della comunità del cibo a Energie Rinnovabili della Toscana», grazie ad un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la biodiversità e CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle aree geotermiche, ente che da molti anni opera nel settore della promozione e della realizzazione di iniziative coerenti con programmi di sviluppo sostenibile dei territori geotermici e dell’intera Regione Toscana.Prende vita in Toscana nel distretto delle energie rinnovabili, territorio a cavallo delle province di Pisa, Siena e Grosseto Possono aderirvi produttori che utilizzino energie rinnovabili in maniera dominante nel proprio processo produttivo, materie prime provenienti esclusivamente dal territorio toscano e abbiano sede produttiva all’interno della Regione Toscana.