Per dare una nuova scossa al paese entro il 2015 l’Uruguay punta ad ottenere la metà della propria energia dalle fonti rinnovabili
Il nuovo piano energetico dell’Uruguay fa sperare in un futuro più green. Dal governo arriva infatti il progetto che mira ad ottenere il 50% della propria energia da fonti rinnovabili, per diminuire la dipendenza delle fonti fossili, abbassare i costi e ridurre la produzione e il rilascio di inquinanti appartenenti al settore energetico.
Il paese, è stato dichiarato durante l’incontro internazionale che si sta svolgendo a Cuba, vuole raggiungere il suo nuovo obiettivo entro il 2015.
L’economista Paula Cobas del Ministero dell’Industria, dell’Energia e delle Miniere ha dichiarato che nel caso la rivoluzione riguardasse la rete elettrica la percentuale dal 50% deve salire al 90%. Nello specifico l’esperta ha detto che il paese prevede, per il 2015, la produzione di un 30% dell’energia nazionale da fonte eolica e il 20% dalla biomassa. Ma l’iniziativa prevede anche lo sfruttamento di altre fonti ecologiche, come la geotermia e la potenza delle maree.
Cobas ha osservato che l’Uruguay ha installato quasi 400 megawatt di potenza per la produzione di energia da biomassa, la maggior parte associati con l’industria della cellulosa, di cui utilizza gli scarti. Inoltre l’esperta ha fatto sapere che l’Uruguay al momento è uno dei paesi più impegnati nello sfruttamento delle rinnovabili in America Latina e dal 2008 lavora su una politica energetica a breve, medio e lungo termine.