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Fonti fossili, Rinnovabili e Geotermia: Chicco Testa e Francesco Ferrante a confronto

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Nel seminario organizzato da CoSviG ad Arcidosso si sono confrontati due differenti approcci sulle strategie energetiche del futuro

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

“Business as usual versus rivoluzione energetica”. Si potrebbe riassumere così il confronto tra Chicco Testa, Presidente di Assoelettrica e Francesco Ferrante, Vicepresidente del Kyoto club, che si è svolto ad Arcidosso il 26 settembre scorso, nell’ambito del seminario organizzato da CoSviG per i propri soci e per gli operatori dell’informazione.
Al seminario hanno partecipato anche gli studenti di Scienze Enogastronomiche dell’Università di Pollenzo, che hanno concluso proprio ad Arcidosso il viaggio didattico  in Toscana per conoscere da vicino le aziende della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili ed i luoghi in cui operano.
Il seminario, che rientra tra le iniziative che CoSviG mette in atto per i propri soci, aveva l’obiettivo di approfondire le politiche energetiche nell’ambito dell’attuale scenario di riferimento nazionale e regionale, con uno sguardo al contesto globale, oggi in grande fermento.
In questo scenario globale «l’Amiata fa la sua parte» ha detto il Sindaco Jacopo Marini nel suo intervento di benvenuto, riferendosi alla produzione elettrica da fonte geotermica.
«Gli studi che sono stati fatti sia sugli aspetti ambientali sia sugli aspetti sanitari -ha continuato il Sindaco- ci dicono che lo sfruttamento geotermico è possibile, senza abbassare la guardia e cercando le modalità affinchè questo possa essere fatto in maniera compatibile con le altre vocazioni dei territori».
Su questo è intervenuto anche il Direttore di CoSviG, Sergio Chiacchella, che ha sottolineato come  «tutti gli approfondimenti fatti dalla Regione Toscana erano volti a verificare se la geotermia, che rappresenta una risorsa strategica a livello economico ed energetico, fosse compatibile con le altre linee di sviluppo economico dei territori e sostenibile per la salute delle popolazioni. Gli studi confermano che è possibile la coltivazione della risorsa geotermica, senza naturalmente pensare che non vi siano impatti, come del resto per tutte le altre attività, e hanno fornito alle amministrazioni gli elementi necessari per poter inserire questa attività nella loro programmazione economica. Il nostro compito istituzionale è dunque quello di supportare i soci nella programmazione dello sviluppo dei territori, in chiave sostenibile e durevole».
«Un esempio di questa nostra attività –ha continuato Chiacchella- è dato anche dall’aver promosso e supportato la Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile che sposa il precetto di Slow Food “buono, pulito e giusto” estendendo il concetto di ‘pulito’ anche alle energie utilizzate nei processi produttivi».
Per introdurre al dibattito Chicco Testa e Francesco Ferrante sono stati forniti alcuni dati di riferimento riguardo gli scenari energetici su scala globale e nazionale, per discutere su quali potrebbero essere le ricadute sulle politiche energetiche locali.
Il tema posto ai due relatori era se ritenevano possibile -come sostenuto anche in un recente documento stilato dalla Global Commission on the Economy and Climate– rivoluzionare il sistema energetico con le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, coniugando crescita economica e riduzione consistente delle emissioni.
«Con le fonti rinnovabili si fa adesso soprattutto elettricità –ha detto Chicco Testa- ma per i trasporti, ad esempio, abbiamo ancora bisogno del petrolio, difficile dunque pensare di poterne fare a meno in tempi brevi».
«Siamo dentro un processo di innovazione tecnologica di cui non abbiamo la completa comprensione e non sappiamo quali saranno le conseguenze» ha continuato Testa, convinto pertanto che sia necessario affidarsi ancora ad un mix di tutte le fonti energetiche disponibili e sottolineando che «di petrolio ce n’è tantissimo, come c’è tantissimo gas e tantissimo carbone e il vantaggio è che costano pochissimo».
Riguardo alla geotermia, secondo il presidente di Assoelettrica è «importante che la Toscana, che è il cuore della geotermia italiana, continui la ricerca e la produzione di questa fonte energetica».
Diverso l’approccio di Francesco Ferrante, convinto che «siamo nel pieno di una rivoluzione energetica e di un processo di innovazione tecnologica da cui è impossibile tornare indietro e se questo ci permette di mantenere gli stessi livelli di benessere che abbiamo raggiunto negli ultimi 200 anni e al tempo stesso intervenire anche sulla riduzione degli impatti, perché non perseguirlo».
In merito all’opportunità di utilizzare la risorsa geotermica, inserendola in un contesto complessivo di strategia energetica, Ferrante ha sostenuto che «l’opzione zero bisogna sempre calcolarla e partendo dal fatto che ogni attività ha comunque un impatto, bisogna stabilirne prima l’utilità e poi farla nel migliore nei modi. Nell’ambito del quadro di rivoluzione energetica in atto la geotermia può avere un ruolo interessante per i territori che possiedono questa risorsa, con la quale possono essere sostituite le fonti fossili tenendo assieme al contempo anche le altre vocazioni territoriali».