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EFFICIENZA ENERGETICA Pronti 200 milioni per riqualificare infissi e impianti degli edifici pubblici

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Fra le misure inserite nel decreto Sblocca Italia, sfila anche il rilancio del cosiddetto Conto Termico, misura gestita dal Gse e che ogni anno stanzia 900 milioni per l’aumento di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Silvio Rezzonico- Maria Chiara Voci

Obiettivo: far funzionare ciò che fino a oggi non ha funzionato. Per questa ragione, fra le misure inserite nel decreto Sblocca Italia, sfila anche il rilancio del cosiddetto Conto Termico, misura gestita dal Gse e che ogni anno stanzia 900 milioni per l’aumento di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica. Una possibilità che esiste ed è operativa dal 15 luglio 2013, ma che fino a oggi è stata sottoutilizzata, specie dalla pubblica amministrazione.
Più nel dettaglio, 200 milioni sono le risorse destinate agli interventi di categoria 1, riservata alla Pa e che comprende azioni per incrementare l’efficienza energetica di edifici esistenti, come l’isolamento e la schermatura solare, la sostituzione di infissi o di vecchi impianti per la climatizzazione invernale con generatori a condensazione.
Gli altri 700 milioni sono invece aperti anche ai privati (platea che è stata ampliata, a luglio, dal decreto 102/2014 fino a comprendere non solo persone fisiche, condomini e titolari di reddito di impresa o agrari, ma anche onlus ed altri enti). Vanno a incentivare le azioni comprese nella categoria 2, cioè i piccoli interventi di sostituzione di impianti obsoleti di riscaldamento o per la produzione di acqua calda sanitaria con nuovi apparati alimentati da fonti rinnovabili o tramite sistemi ad alta efficienza (ex pompe di calore, biomassa, solar cooling).
Entro il 31 dicembre del 2014, il meccanismo di funzionamento del Conto (regolato dal Dm 28/12/2012) dovrà essere aggiornato. Due le principali innovazioni attese. Innanzitutto, la predisposizione di una modulistica unica e predeterminata, accessibile online, per inoltrare le domande: già oggi è in funzione un Portaltermico, che consente l’invio in allegato di tutta la documentazione utile alla lavorazione delle pratiche.
In secondo luogo, sarà varato un nuovo sistema per l’erogazione delle risorse, punto su cui già sta lavorando il Gse. Oggi i contributi sono concessi, fino all’esaurimento dei fondi, tramite rimborso su conto corrente in rate annuali costanti, da un minimo di due fino a un massimo di cinque anni, a seconda del tipo di intervento. La copertura raggiunge, comunque e in genere, il 40% del massimale stabilito secondo lo schema del Conto Termico e può salire al 65% previa verifica tecnica del Gse in alcuni casi particolari di categoria 2 (come sancito dal decreto 102/2014).
Infine, lo Sblocca Italia dice che dovranno essere recuperate e rimesse in circolo le risorse non utilizzate: il monitoraggio del sistema di applicazione degli incentivi sarà effettuato entro il 31 dicembre 2015 dal ministero dello Sviluppo economico. A oggi, al Gse sono arrivate 7.450 richieste (più del 90% di privati) di cui 3.558 hanno avuto esiti positivi, per un totale di circa 3 milioni di risorse di cui 1,7 milioni effettivamente già erogate al 31 luglio 2014.