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La pompa di calore geotermica per la climatizzazione domestica: utilizzabile sempre e dovunque

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Quale Energia.it, dedica uno speciale tecnico a “la pompa di calore elettrica per la climatizzazione domestica” in cui si spiegano i benefici, i costi e i metodi d’installazione delle pompe di calore geotermiche

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

L’articolo a firma di Ennio Galazzini, pubblicato a luglio nell’inserto speciale di Qualenergia.it, spiega nel dettaglio cosa sono le pompe di calore geotermiche, quando e dove conviene installarle, quali sono i costi.
“Sotto i nostri piedi abbiamo una quantità di energia inesauribile, gratuita, rinnovabile, ecocompatibile e a disposizione 365 giorni l’anno. A partire da una profondità di 10 metri il sottosuolo presenta una temperatura costante per tutto l’arco dell’anno, pari in Italia a circa 12÷15 C, temperature ideali per utilizzi in impianti a bassa entalpia“.
Questo calore viene utilizzato per il funzionamento delle pompe di calore geotermiche, utilizzabili per la climatizzazione degli edifici, ottenendo dunque caldo nei mesi invernali e fresco in quelli estivi, mentre per tutto l’anno si può usufruire di acqua calda per uso sanitario.
“La tecnica di scambiare calore con l’ausilio di una sonda geotermica – prosegue Galazzini – è ben conosciuta e sfruttata in tutta Europa e negli Stati Uniti da oltre trent’anni. Durante l’inverno il terreno ha una temperatura mediamente superiore a quella esterna. Il fluido glicolato contenuto nelle sonde geotermiche, scendendo in profondità, sottrae energia gratuita dal terreno, ritorna in superficie ad una temperatura leggermente più alta e viene utilizzato nel ciclo termodinamico della pompa di calore geotermica”.
Il funzionamento è semplice, come spiega Galazzini, lo scambio del calore presente nel sottosuolo avviene “attraverso l’immissione nel terreno di una sonda geotermica (denominata SGV) realizzata in materiale plastico e inserita in un pozzo di pochi centimetri a profondità variabile dai 70 ai 150 metri, scavato accanto all’abitazione, invisibile dopo la costruzione, il tutto anche nello spazio contenuto di un giardino o di un cortiletto. Il sistema è applicabile, in qualsiasi tipo di sottosuolo. Si possono realizzare impianti dappertutto, in montagna, in pianura, al mare, in città, in campagna, proprio perché la temperatura del sottosuolo è ovunque costante e sfruttabile per tutto l’arco dell’anno”.
“L’abbinamento di una pompa di calore ad una sonda geotermica verticale – spiega ancora Galazzini – permette di raggiungere, a costi estremamente vantaggiosi, temperature di acqua tecnica di 35÷40 C per alimentare l’impianto di riscaldamento a bassa temperatura e una temperatura di circa 55÷60 C per la produzione di acqua calda sanitaria“.
Un sistema così fatto permette di ottenere “impianti molto efficienti dal punto di vista del comfort ambientale e che non producono emissioni di CO2 e di gas ad effetto serra nell’atmosfera” e di ridurre drasticamente anche l’inquinamento dell’ambiente domestico ed i rischi derivanti dalle perdite da condotte di distribuzione del gas o da serbatoi interrati (gpl o gasolio).
“L’impianto a pompa di calore geotermica –spiega- se correttamente dimensionato, è completamente autonomo ed è in grado di soddisfare al 100% le richieste dell’edificio. Tutto senza necessità di revisioni annuali o controllo dei fumi. Questa tecnologia è particolarmente conveniente in un impianto di distribuzione con pannelli radianti o ventilconvettori, quindi facilmente applicabile nel caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni degli impianti tecnologici”.
Sono impianti adattabili a qualsiasi tipo di edificio e si possono facilmente integrare con altre energie rinnovabili, e spesso infatti l’utilizzo di pompe di calore geotermico è affiancato al fotovoltaico così da coprire sia il fabbisogno di energia termica che elettrica.
Riguardo ai costi, Galazzini spiega che per un impianto geotermico a pompa di calore sono variabili, dato che dipendono dalle dimensioni dell’edificio e dal grado di isolamento termico che esso ha, oltre che dalla natura dei terreni.
L’esempio che riporta è relativo ad una villetta singola di circa 150 mq, costruita con moderne concezioni e nel rispetto delle normative, dove il costo è indicativamente di 15-20.000 Euro "chiavi in mano" e consente un risparmio economico annuo sui costi di esercizio rispetto ad un sistema tradizionale (caldaia a metano e condizionatore split) di circa il 50% e di circa il 70-80% rispetto ad un impianto a caldaia alimentata a gpl o a gasolio.
Se poi l’impianto viene installato su un piccolo condominio, allora i costi si abbattono sensibilmente e diventano paragonabili ad un impianto tradizionale.
Un elemento da tenere in considerazione è infine il fatto che una sonda geotermica verticale scambia con il terreno in profondità, e rimane quindi sempre a temperatura costante e molto vicina a quella che serve a garantire il comfort climatico degli ambienti.