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ABANO Sui fondi Ue per la geotermia interviene Luca Claudio «Un progetto su cui lavoro dal 2001»

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Fondi europei a sostegno degli investimenti negli impianti di riconversione dell’acqua calda in energia pulita?

Fonte: AbanoPeople.it

Autore: L.P.

Anche il sindaco di Abano, Luca Claudio, plaude all’iniziativa del consigliere regionale Udc, Stefano Peraro. Deciso, con un proprio emendamento al programma operativo del Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale, a favorire, nei prossimi 7 anni, lo stanziamento di 15 milioni di euro delle casse di Bruxelles, in bandi pubblici. Che consentiranno alle aziende multi utilities capaci di finanziare reti di ridistribuzione energetica dell’acqua di risulta altrimenti dispersa dagli stabilimenti termali. L’idea di Peraro, era stata infatti in più occasioni un cavallo di battaglia del primo cittadino aponense. «Nel 2001 appena eletto sindaco di Montegrotto – ricorda Claudio – commissionai uno studio di fattibilità con conseguente progetto per l’utilizzo delle acque termali reflue per riscaldare edifici pubblici e abitazioni. Lo consegnai ben due volte a diversi Ministri che si susseguirono negli anni ottenendo sempre positive manifestazioni di interesse che però, per la caduta dei Governi o per il loro avvicendarsi, non si sono mai concretizzate». La strada europea, promette dunque di essere quella giusta. Se non altro per convincere il Governo italiano a considerare finalmente il peso del potenziale energetico assicurato dalle risorse geotermiche del sottosuolo euganeo. Non solo. Il sindaco di Abano, è convinto che il recupero dell’acqua in energia pulita potrà “scaldare” anche lo sviluppo territoriale del Veneto. Sia offrendo nuove prospettive di investimento e di lavoro, che riducendo i costi di impianto di molte aziende.
«Le prospettive – ha sottolineato Claudio – saranno realizzabili se maturerà una forte convergenza progettuale fra Associazioni di categoria e imprenditori privati. E soprattutto se realtà già presenti con proprie domiciliazioni a Bruxelles, come Unioncamere, saranno in grado di tessere la liaison operativa per dare concretezza al progetto». E il ruolo dei Comun? Resta, secondo Claudio quello di assicurare garanzia e trasparenza ai progetti.