Da luglio l’ingegnere meccanico Roberto Parri è in pensione. È stato assunto in Enel nel 1981 dove è stato subito impiegato nel campo delle tecnologie di perforazione e nello sviluppo delle centrali geotermiche. Parri ha dedicato tutta la sua carriera alla geotermia, gestendo l’installazione e l’entrata in esercizio di cinque gruppi geotermici da 20 MW e di un gruppo da 60 MW prima di operare con vari gradi di responsabilità nelle Officine di Larderello. Un’esperienza che nel 1999 lo ha condotto al ruolo di responsabile per la produzione e manutenzione degli impianti geotermici delle aree di Larderello e Lago, prima di approdare nel 2003 alla responsabilità dell’esercizio di tutti gli impianti geotermici della Toscana. Nel 2013, l’anno del centenario dell’entrata in esercizio della prima centrale geotermica, Roberto Parri ha scritto un libro sulla cronologia della geotermia toccando tutti i passaggi, dalle terme etrusco romane agli utilizzi chimici fino a quelli elettrici, con tanto di aneddoti di colore e di dettagli tecnici. È autore anche di pubblicazioni scientifiche sulle tecnologie di perforazione, della progettazione e costruzione di vapordotti. «In queste terre –dice – nessuno ha mai copiato niente, perché la geotermia è iniziata qui. Per questo nei luoghi della geotermia toscana l’ingegno dell’uomo ha fatto la differenza, facendo scuola ai colleghi e nel mondo. Larderello rimane uno dei pochi posti al mondo in cui è possibile visitare un museo che racconta un’affascinante storia che si dipana nei secoli e al contempo visitare all’esterno una realtà che è ancora viva e che anzi costituisce un trampolino verso il futuro dell’eccellenza tecnologica, energetica e ambientale».