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Un incontro per il rilancio dei territori Geotermici. Il Presidente Rossi: Un sostegno alle imprese delle aree geotermiche su costo dell’energia e utilizzo del calore

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Il Presidente della Regione Toscana nell’incontro che si è tenuto a Radicondoli, ha chiesto ad Enel un impegno a sostenere la crescita dell’impresa locale valutando – tra le altre la possibilità di concedere sconto sulla bolletta energetica.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

«Enel – ha aperto il suo intervento Giuseppe Meduri di Relazioni Esterne Enel Spa Area Centro – con la firma del protocollo del 2 Maggio 2013 ha dato ampia disponibilità alla Regione e ai Comuni per mettere in campo azioni per migliorare l’attrattività dei territori geotermici e facilitare l’insediamento di nuove attività produttive”.
L’accordo prevede un ruolo attivo dell’azienda elettrica per sostenere lo sviluppo della filiera produttiva locale, incentivare la filiera del calore e il teleriscaldamento.
Sul costo dell’energia, l’occasione è stata utile ad Enel per rappresentare come negli ultimi anni sia completamente cambiato il sistema di regolamentazione del mercato elettrico e come dopo l’avvento della liberalizzazione Enel non sia più il monopolista nella vendita di energia ma uno delle tante centinaia di società operanti sul mercato.
“Il costo dell’energia è tra i più cari d’Europa – ha dichiarato Giuseppe Meduri – ma è bene chiarire come questo non accada per scelte degli operatori ma per ragioni diverse e molteplici: la necessità di importazione di materie prime per la produzione di energia, un mix di fonte energetiche privo del nucleare, l’incidenza sulla bolletta di costi fissi come accise varie, tasse e i generosi incentivi alle rinnovabili che per nove miliardi l’anno vengono pagati da tutti i cittadini in bolletta. Si tratta di costi  che prescindono da Enel o dalla volontà degli altri operatori. Perché è utile ricordare che oggi Enel non è più il monopolista ma è uno dei centinaia di operatori di vendita attivi sul mercato libero italiano”.
“Detto questo – ha concluso Meduri – accogliamo la richiesta del Presidente Rossi per mettere a disposizione tutto il nostro know how e le nostre strutture per studiare soluzioni, ipotesi di accordi, progetti da presentare alle calls europee, interventi di risparmio energetico e tutto quello che puo’ contribuire a migliorare l’attrattività di questo territorio”.
Meduri ha poi ricordato il sostegno del Gruppo Enel al territorio, con i contributi legati alle concessioni geotermiche, che valgono circa 30 milioni di euro l’anno, e ulteriori iniziative che vedono l’Azienda elettrica sostenere progetti, eventi culturali, sportivi e turistici nelle aree geotermiche, oltre alle Centrali Aperte che coinvolgono associazioni e soggetti del territorio per la valorizzazione delle numerose espressioni delle comunità locali.
Il responsabile geotermia di Enel Green Power Massimo Montemaggi ha poi ricordato che in Toscana, tra il 2013 e il 2017, sono stati investiti 853 milioni di Euro di cui 720 milioni  sulla geotermia; che la geotermia dà occupazione diretta a 700 addetti e indirettamente ad altri 1000 e che negli ultimi cinque anni ci sono state 170 nuove assunzioni.
Per il futuro Enel prevede ulteriori e significativi investimenti, «gran parte finalizzati ai futuri sviluppi dello sfruttamento geotermico sulle aree di concessione esistenti e sulle aree in cui sono i nuovi permessi di ricerca. Le attività di perforazione dovrebbero iniziare nel secondo semestre dell’anno, ma – ha sottolineato Montemaggi – dato anche l’alto costo di queste operazioni, si fanno se c’è accordo con i territori».
Montemaggi ha poi sintetizzato in cinque capitoli le ricadute della presenza dell’attività geotermica svolta da Enel in Toscana: le compensazioni ambientali, l’occupazione indiretta -per 120 milioni sui 700 di investimento- per gli appalti che interessano imprese locali dei comuni geotermici; la cessione del calore a costo zero per i comuni, che ha permesso di attivare il teleriscaldamento ad oggi in 5 comuni e presto anche negli altri, e alle imprese del settore serricolo ed agroalimentare; il supporto a nuovi business e a nuove attività imprenditoriali e infine la possibilità di sviluppare a Larderello un centro di manutenzione specialistica per tutto il comparto di Enel Green Power.
Tutto questo va ad aggiungersi, ha detto Montemaggi «ai 100 milioni investiti per l’ambientalizzazione delle centrali con l’installazione dei filtri AMIS che sarà completata nel 2015 su tutti gli impianti».
Immediata la risposta del Presidente Rossi «mi convinco ancora di più che bisogna insistere di più sulla strada che ho indicato!»
«La geotermia in Toscana –ha proseguito Rossi- coinvolge 15 Comuni e 3 Province, su cui esiste un diritto di coltivazione in via esclusiva destinato ad Enel, la quale ha presentato alla Regione Toscana un piano di investimenti che si ferma, correttamente, al 2023 perché dall’anno seguente le concessioni decadono ed è evidente che per le nuove aree di sviluppo è necessario che vi sia condivisione da parte della Regione e degli Enti locali».
«Dunque -ha continuato Rossi- non si può più procedere con la logica risarcitoria ma dobbiamo ragionare in termini di sviluppo dell’area e fare in modo che questo sviluppo sia di qualità. Ripeto dunque le priorità: la necessità che le aziende, sostenute dagli enti locali, si attivino per ottenere uno sconto sul prezzo dell’energia nel mercato libero; far diventare la geotermia un punto di eccellenza per l’efficienza energetica, e su questo ci sta anche la Regione Toscana; valutare quali sono le aree più idonee per l’utilizzo  del calore così da attrarre nuove imprese, sviluppare e chiudere la filiera tecnologica».