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Piano di efficienza energetica 2014: è aperta la consultazione pubblica del piano predisposto da ENEA

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Dal 5 al 5 giugno è possibile consultare ed inviare commenti e suggerimenti alla proposta di Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica 2014 (PAEE 2014) predisposta dall’Enea

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

La Strategia  Energetica Nazionale (SEN), approvata con il Decreto Interministeriale dell’8 marzo 2013, indica il percorso che dovrebbe fare il Paese per un miglioramento sostanziale della competitività del sistema energetico insieme con la sostenibilità ambientale. In particolare, la SEN si propone di traguardare al 2020 quattro obiettivi principali: la riduzione dei costi energetici con l’allineamento dei prezzi ai livelli europei; il superamento degli obiettivi europei definiti dal Pacchetto Europeo Clima-Energia 2020 (riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 20%, riduzione del 20% dei consumi primari, raggiungimento del 20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi); una maggiore sicurezza di approvvigionamento, una spinta alla crescita e all’occupazione con l’avvio di investimenti, sia nei settori tradizionali che nella green economy per 170-180 miliardi di euro entro il 2020.
Per il raggiungimento di questi obiettivi la strategia individua sette aree prioritarie d’intervento con  specifiche misure concrete a supporto. Prima tra tutte è l’efficienza energetica che contribuisce contemporaneamente al raggiungimento di tutti e quattro gli obiettivi di politica energetica della SEN.
L’efficienza energetica ha infatti il pregio di essere lo strumento più economico per l’abbattimento delle emissioni di CO2, di generare domanda in un mercato dove sono attive molte imprese italiane, di accrescere la sicurezza energetica e di ridurre il deficit della bilancia commerciale.
L’ENEA ha predisposto il Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica 2014 che  riporta gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020 e le misure di policy previste per il raggiungimento del target, coerentemente con le disposizioni dello schema di decreto di recepimento della direttiva 2012/27/UE, attualmente all’esame delle competenti Commissioni Parlamentari.
Su questo documento è aperta una consultazione pubblica sino al prossimo 15 giugno e i commenti, le osservazioni, le richieste di modifica possono essere inviate –entro quella data- all’Enea, all’indirizzo di posta elettronica Paee2014@enea.it, così da giungere all’elaborazione e alla definitiva approvazione del testo, da parte del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni Province autonome.
Il Piano approvato sarà poi trasmesso alla Commissione europea.
Nel documento elaborato dall’ENEA, il programma per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica individuati in seno alla SEN propone di rafforzare le misure e gli strumenti già esistenti e di introdurre nuovi meccanismi per superare le difficoltà incontrate, in particolare in alcuni settori.
Le misure attuate tramite il precedente Piano di Azione per l’Efficienza Energetica (standard minimi di prestazione degli edifici; detrazioni fiscali per la riqualificazione degli edifici; meccanismo dei Titoli di Efficienza (“certificati bianchi”); incentivazione al rinnovo del parco auto ed autocarri fino a 3-5 tonnellate) hanno permesso di registrare al 2012 un risparmio pari a circa 6,3 Mtep/a in termini di energia finale, corrispondenti a circa 8,3 Mtep/a in fonti primarie.
Il nuovo obiettivo di riduzione di consumi atteso per il 2020, circa 20 Mtep in energia primaria, pari a 15,5 Mtep di energia finale annui, potrà essere raggiunto -secondo quanto prevede il PAAE 2014- con i contributi derivanti da diversi settori; in particolare nella misura di 5,14 Mtep/a dal settore residenziale, 1,72 Mtep/a dal comparto terziario, 7,14Mtep/a dall’industria e 6,05 Mtep/a dai trasporti.
In termini di emissioni evitate di CO2, nel PAAE proposto si stima una riduzione pari a 50-55 Mt/a nel 2020 per l’effetto del pacchetto di misure predisposte, cui si aggiunge un risparmio di circa 8 miliardi di euro l’anno di importazioni di combustibili fossili.