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Verso il bonus al 65% per i giardini pensili

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Una delibera Minambiente riconosce l’incentivo.
Coperture a verde con il bonus
La detrazione per chi copre terrazzi e tettoie è al 65%

Fonte: Italia Oggi

Autore: Cinzia De Stefanis

 

Le coperture a verde «rientrano senz’altro fra gli interventi che legittimano a fruire» della detrazione fiscale del 65% prevista per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche delle unità immobiliari. Come del resto affermano gli esperti del settore, le coperture a verde producono effetti notevoli sul risparmio energetico, sia su scala abitativa (locali sottostanti la copertura a verde) che su scala urbana (tetti inverditi).
Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche per i quali la normativa vigente ammette la fruizione del regime fiscale di favore riguardano indistintamente la riqualificazione globale dell’edificio esistente, gli interventi sull’involucro, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. L’assenza di un elenco ricognitivo con valore tassativo della tipologia di interventi ammessi alla fruizione della detrazione del 65% non è però circostanza che può ostare alla detrazione delle spese sostenute per la copertura a verde. Come del resto si evince dalla circolare del 18 settembre 2013 n. 29/E dell’Agenzia delle entrate nella quale si puntualizza «qualsiasi intervento, o insieme sistematico di interventi, che incida sulla prestazione energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza energetica richiesta dalla normativa di riferimento, è ammessa al beneficio fiscale». Questo è quanto stabilito nella delibera del 13 maggio 2014 prot. 10017 del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, istituito presso il ministero dell’ambiente, che ha il compito di monitorare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli spazi verdi ai fini dell’agevolazione. La fruizione delle detrazioni fiscali è però esclusa per gli interventi dal mero valore estetico e/o paesaggistico e privi di apprezzabili effetti sul piano del risparmio energetico. Oltre all’Agenzia delle entrate anche il ministero dello sviluppo economico con il dm 26 giugno 2009 sulle linee guida per la certificazione energetica degli edifici, fa riferimento espresso, tra le norme per la caratterizzazione dell’involucro contenute nell’allegato B, alla norma Uni 11235, che detta specificamente istruzioni proprio per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde. Infine, il comitato annuncia che si riserva la possibilità di adottare tramite apposita delibera sulla fruibilità, nei casi appunto di trasformazione dei lastrici solari, degli sgravi fiscali (attualmente pari al 50% della spesa sostenuta) previsti per gli interventi di ristrutturazione edilizia «poiché l’art. 6, comma 1, lett. c), della legge n. 10/2013 individua l’obiettivo specifico di favorire, per quanto possibile, la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili, muovendo dalla qualificazione ex lege delle coperture a verde, di cui all’articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al dpr 2 aprile 2009, n. 59, quali strutture dell’involucro edilizio atte a produrre risparmio energetico».