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«Tariffe progressive da cancellare»

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Assoelettrica. Le richieste, e le critiche, del presidente Chicco Testa all’assemblea dell’associazione

Fonte: Il Sole 24 Ore

Autore: Federico Rendina

Primo passo: restuituire la bolletta elettrica al mercato e alla concorrenza tra fornitori «che ormai è ridotta a proporzioni del tutto insufficienti, a causa degli oneri di sistema ma anche della anacronistica progressività delle tariffe dedicate al mercato cosiddetto tutelato per le famiglie e per le piccole imprese». Chicco Testa, presidente di Assoelettrica (gli operatori, in gran parte quelli delle centrali termoelettriche tradizionali) invita ad andare al nocciolo della questione per affrontare la sfida del "taglia bollette". Grande imputato, nella relazione di apertura dell’assemblea annuale dell’associazione, è appunto il sistema progressivo dei prezzi dedicato alla massa dei consumatori, che premia i bassi consumi delle famiglie con pochi componenti (anche assai abbienti) sussidiando questi sconti con una penalizzazione progressiva dei consumi che superano i 2.700 kilowattora annui. Sistema «palesemente iniquo, che oltretutto ostacola l’efficienza energetica, visto che il vettore elettrico offre oggi importanti vantaggi, ad esempio nella climatizzazione con pompe di calore» incalza Testa. Il messaggio è per Federica Guidi, ministro dello Sviluppo, lì presente e al lavoro proprio sulla pluri-annunciata manovra per ridurre intanto del 10% i costi elettrici delle piccole e medie imprese garantendo possibilmente qualche sconto anche alle altre fasce di consumatori.
Assoelettrica invita (lo aveva fatto ieri l’altro il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi) a evitare in ogni caso aggravi compensativo ad altre tipologie di imprenditori. Ed ecco, sullo sfondo, le altre spinose di questioni sul tappeto: gli operatori termoelettrici sono in grave difficoltà. Certamente con la forte complicità della crisi economica perdurante, tant’è che «i consumi flettono quasi totalmente sul fronte industriale» fa osservare il vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina. L’avanzata delle energie rinnovabili, che amplifica gli oneri di sistema che a loro volta dilatano le bollette che il governo promette ora di stemperare, rende però necessaria la definizione di un "capacity system" che garantisca la riserva (insomma, l’"effetto cuscinetto" necessario a bilanciare correttamente l’elettricità intrinsecamente discontinua e poco programmabile delle rinnovabili) con la produzione elettrica tradizionale. Testa invita a procedere. E anche Guido Bortoni, presidente dell’Authority per l’energia, si dice d’accordo. Bollette, naturalmente, permettendo.