Trovare nelle tecnologie che sfruttano le rinnovabili la chiave per lo sviluppo delle aree disagiate dell’Africa. Un nuovo studio ha scoperto che i dispositivi per la produzione di energia a basso rilascio di carbonio potrebbero effettivamente rappresentare la soluzione per la crescita del continente, aumentando del 70% la velocità di sviluppo delle popolazione dell’Africa sub-sahariana, al momento priva dell’accesso all’energia.
Le energie rinnovabili e le altre tecnologie pulite sono impostate per giocare un ruolo fondamentale nell’accelerazione dello sviluppo di questa parte di Africa e in altre regioni in via di sviluppo, creando una opportunità economica che vale miliardi di dollari.
A redigere il documento la Green Alliance con il supporto di Christian Aid, Greenpeace, RSPB e WWF, che sostengono lo sviluppo dei progetti basati sulle fonti energetiche rinnovabili, che comunemente rappresentano il mezzo più economico per portare energia a milioni di persone che ancora non hanno accesso alla rete elettrica. Oltre a garantire il facile accesso all’energia i dispositivi per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili risultano economici e non inquinanti e danno anche la possibilità alle popolazioni locali di trovare lavoro e specializzarsi nella manutenzione e nelle riparazione dei nuovi sistemi, dando così vita ad un ciclo virtuoso di crescita economica oltre che sociale. In particolare, il rapporto prevede che i progetti solari porteranno 4.000 posti di lavoro in Ghana, mentre la capacità geotermica del Kenya raddoppierà tra il 2012 e il 2030, e la capacità eolica dell’Etiopia è destinata a crescere dell’otto per cento tra il 2012 e il 2030.
Sostituendo i generatori diesel gli impianti a fonti rinnovabili abbassano la percentuale di inquinamento generata dal settore energetico e migliorano la qualità della vita delle popolazioni che, dotate anche di lampade solari, possono svolgere normali attività domestiche e di studio anche dopo il tramonto.
“La mancanza di accesso all’elettricità nell’Africa sub-sahariana è uno scandalo che sta intrappolando le persone in condizioni di povertà”, ha detto Laura Taylor di Christian Aid, in un comunicato.
Il rapporto sarà pubblicato oggi in vista di un discorso del Laburista britannico, Chukka Umunna, dal quale ci si aspetta un particolare impegno ad espandere le esportazioni da parte del Regno Unito di tecnologia low carbon. “La green economy presenta enormi opportunità per le imprese britanniche dinamiche e innovative che puntano all’esportazione all’estero e ad aumentare l’accesso all’energia in regioni come l’Africa sub-sahariana attraverso le tecnologie rinnovabili”, ha detto Umunna.