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12 aprile/ Geotermico: da Como la proposta per avviare un progetto in Ticosa

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onvegno con docenti universitari e ricercatori sabato 12 aprile dalle 14 alla Biblioteca comunale di Como, in piazzetta Lucati, organizzato dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Como e dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Como.

Fonte: Ecoinformazioni

Autore: Ecoinformazioni

«La Terra costantemente emette energia sotto forma di calore, che dalle zone più profonde si propaga verso la superficie: si tratta del cosiddetto flusso di calore, o flusso geotermico – spiega un comunicato di Palazzo Cernezzi –. Tale flusso, costante e continuo, rappresenta un’importante fonte che da tempo viene utilizzata per il riscaldamento domestico. Recentemente lo sfruttamento si è esteso grazie all’avvento di speciali apparecchiature, le cosiddette pompe di calore, tali da rendere possibile in qualunque luogo della Terra ed in qualunque condizione geologica o climatica, ricavare energia sufficiente per coprire i normali consumi per riscaldamento e acqua calda di una famiglia. Il tutto al prezzo di una ragionevole quantità di energia elettrica per il funzionamento della macchina. Ma per riscaldare interi quartieri o una città la bolletta elettrica sarebbe insostenibile. È allora possibile ricorrere a sistemi tanto più profondi da permettere l’uso diretto del calore della terra e anzi riuscire a produrre energia elettrica senza alcun effetto di inquinamento ambientale».
«L’Italia è tra i paesi “geotermicamente” più caldi d’Europa e questa è una condizione che non possiamo non sfruttare – precisa l’assessore Bruno Magatti, presentando questa mattina alla stampa il dibattito –. L’esempio più importante a livello europeo dell’utilizzo di tale energia è il sistema di riscaldamento urbano della città di Ferrara. Si tratta di un impianto di teleriscaldamento che serve 14mila appartamenti con evidenti ricadute sulla qualità dell’aria che si respira e già in fase di raddoppio. Penso che a Como non manchino le capacità per poter avviare un progetto e mi auguro che l’appuntamento di sabato possa accelerare l’avvio degli studi necessari».
«Il riscaldamento degli edifici civili impiega almeno il 40% dell’energia primaria, il che corrisponde in sintesi ad un equivalente saldo negativo in termini di bilancia commerciale per l’import di combustibili fossili – prosegue l’ingegner Giorgio Fontana, ideatore del convegno insieme a Magatti –. Ciò spiega l’enorme potenziale a disposizione in termini di filiera industriale, vantaggi ambientali, Pil disponibile sul territorio anziché flusso di denaro esportato. In Germania tale approccio è già diventato sistemico e strutturale, laddove storicamente tali tecnologie (si pensi ad esempio alle caldaie a condensazione) sono sempre arrivate nel nostro paese a vari anni di distanza e con un enorme altrui vantaggio. Con la geotermia anche un territorio come il nostro può mettere a sistema competenze e tecnologie di assoluto prim’ordine, come dimostrerà il convegno».
«E proprio l’Istituto di geofisica e geoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche ha già consegnato all’assessore Magatti e all’ingegner Fontana un primo studio preliminare sulla geotermia profonda a Como Raccolta preliminare di informazioni geologico-geotermiche nell’area di Como – precisa un comunicato di Palazzo Cernezzi –, realizzato sulla base delle informazioni disponibili nei data base del Cnr».
«All’introduzione di Franco Gerosa, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Como e dell’onorevole Chiara Braga, responsabile ambiente nella direzione del Partito democratico – spiega gli interventi un comunicato –, seguirà l’intervento dell’assessore all’Ambiente Bruno Magatti, da tempo sostenitore della necessità di avviare un progetto per la realizzazione di una centrale geotermica in città, nell’area dell’ex Ticosa. Seguirà l’intervento del professor Giulio Casati del Centro di cultura scientifica Alessandro Volta che inquadrerà i bisogni e le necessità delle nostre città, oggi e soprattutto nel futuro. La parola passerà quindi ai tecnici con l’intervento di Adele Manzella, geofisica, responsabile della geotermia per l’Istituto di geofisica e geoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche e coordinatrice scientifica di Vigor, progetto finalizzato all’individuazione e realizzazione di interventi per ampliare il potenziale sfruttabile di energia geotermica in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, del professor Ennio Macchi, docente del Dipartimento energia del Politecnico di Milano, di Fausto Ferraresi, dirigente del Gruppo Hera e presidente dell’Associazione italiana teleriscaldamento urbano. In chiusura l’intervento dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Como, Lorenzo Spallino che parlerà delle opportunità per un’area Ticosa di stampo europeo».